L’osteopatia può trattare varie problematiche, ma quella che affligge il 60% della popolazione è la lombalgia.
Un disturbo che colpisce uomini e donne dai 30 ai 50 anni.
Si caratterizza attraverso un dolore riferito nella parte bassa della schiena e può colpire sia ossa che muscoli.
L’eziologia è varia e dipende dalla storia clinica di ogni paziente.
Può essere data da problematiche strutturali, legate dunque a vertebre, dischi intervertebrali e muscoli. Un esempio può essere il classico colpo della strega, un’ernia o una protrusione.
La lombalgia può comparire a seguito di un trauma diretto o indiretto sulla zona; ad esempio cadute sul sacro che si ripercuotono sulla lombare, un parto complesso o eventuali cicatrici addominali che frazionano la lombare in avanti.
Inoltre, può essere classificata come dolore riferito, ovvero il problema è altrove ma il sintomo è sulla lombare. Un esempio può essere una problematica intestinale come il morbo di Chron.
Questo disturbo, può essere causato anche da vizi di postura, tipici degli impiegati o dei sedentari.
L’osteopatia può aiutare.
La visita si svolge in 3 fasi più il trattamento.
Si comincia con un colloquio dove l’obiettivo dell’operatore è, attraverso domande sempre più mirate, individuare le cause e tempistiche del dolore che affligge il paziente.
Si prosegue con un’osservazione con paziente in ortostatismo, dove si può notare come il paziente occupa il suo spazio ed evidenziare eventuali asimmetrie e rotazioni corporee.
In questa fase l’operatore, spesso, fa compiere al paziente dei movimenti, sempre per visualizzare nel dettaglio la o le strutture che potrebbero essere correlate al sintomo.
La terza fase consiste in un “ascolto” del corpo e delle strutture individualizzate come “disfunzionali”, attraverso le mani.
Anche qui, è possibile che l’operatore esegua passivamente dei test per differenziare le problematiche prettamente osteopatiche da quelle ortopediche.
Il trattamento consiste nel riportare le strutture disfunzionali alla “normalità” che è diversa da paziente a paziente.
Si svolge attraverso tecniche specifiche per ogni paziente.
Articolo a cura della Dottoressa Tamara Allevi, Osteopata